Restano solo 3 le giornate di caccia settimanali per tutta la stagione venatoria
Terza sconfitta giudiziaria per la Regione Veneto , in relazione al calendario venatorio regionale che detta le regole per l’esercizio
venatorio nella stagione 2022/23.
L’ordinanza del Consiglio di Stato n.4941 del 14 ottobre 2022 , in sede collegiale, conferma la precedente decisione del TAR di Venezia ed il precedente Decreto presidenziale dello stesso Consiglio di Stato.
Come noto il TAR aveva disposto lo slittamento 1 ottobre della data di apertura della caccia ad uccelli acquatici, tordi, starna, fagiano e
quaglia, ma soprattutto il blocco della possibilità di aggiungere una quarta e quinta giornata settimanale, nei mesi di ottobre e novembre, di
caccia da appostamento ai migratori, in aggiunta alle canoniche tre giornate settimanali a disposizione di ciascun cacciatore.
La Regione aveva poi richiesto al Consiglio di Stato di annullare il decreto del TAR di Venezia, ottenuto su ricorso della Lega Abolizione
Caccia, patrocinata dallo studio avv.to Linzola.
Oggi , per la terza volta, accolte le tesi della Lega Abolizione Caccia.
Resta preclusa la possibilità, prevista inizialmente come deroga regionale, di aggiungere ulteriori due giornate di caccia settimanali da
appostamento alla fauna migratrice, oltre alle canoniche tre settimanali previste dalla normativa statale.
Fallisce ancora il tentativo della Giunta di eludere il parere tecnico reso dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale
(ISPRA) . L’appello della Regione è stato giudicato “non assistito dal carattere di gravità, in mancanza di dati ed informazioni” sull’impatto
del prelievo venatorio desumibile dalla lettura dei tesserini venatori regionali degli ultimi anni.
Una boccata di ossigeno per il nostro martoriato patrimonio faunistico, insidiato in Veneto da una pressione venatoria fuori misura.
Ordinanza del Consiglio di Stato n.4941 del 14 ottobre 2022: