“IX GIORNATA DELL’ORSO
A QUALCUNO PIACE L’ORSO, NON NEL PIATTO O IMPAGLIATO MA VIVO, LIBERO E FELICE”
FONDAZIONE CARITRO – TRENTO
via Garibaldi 33 (angolo via Calepina)
25 MAGGIO 2019
ORE 16.30/19.00
Trento, 23 maggio 2019
La LAC Lega per l’Abolizione della Caccia ONLUS, delegazione del Trentino Alto Adige/Südtirol, come associazione sia animalista sia ambientalista, organizza la
“IX GIORNATA DELL’ORSO.
A QUALCUNO PIACE L’ORSO, NON NEL PIATTO O IMPAGLIATO MA VIVO, LIBERO E FELICE”
in cui propone la presentazione di relazioni sulla convivenza pacifica tra uomini, orsi, lupi e gli altri animali selvatici, per un positivo cambiamento culturale.
Forse un giorno in tutta Europa, il 26 maggio, si festeggerà la Giornata europea degli orsi, ricordando l’impegno a favore di questo splendido animale totemico e nostro compagno di viaggio, l’amico orso!
LAC Trentino Alto Adige/Südtirol desidera promuovere questa opportunità, celebrando quel 26 maggio 1999 in cui l’orso Masun fu liberato in Val di Tovel e narrando l’orso nel ventennale del suo ritorno.
In questi ultimi mesi l’attuale giunta PAT (Provincia autonoma di Trento) invece di approfondire e ampliare i momenti di informazione e formazione della popolazione residente e dei turisti, sta procedendo con lo smantellamento dei preesistenti momenti informativi per quanto limitati e insufficienti fossero.
L’attuale amministrazione PAT sta assillando il Ministro dell’Ambiente con richieste di “rimozione di orsi problematici” condizionata al fatto che gli orsi presenti sul territorio siano un numero superiore a 40. Non è chiara la logica, però.
Uno degli orsi nel mirino della Giunta PAT, è M49 accusato di aver predato animali incustoditi: significa che l’orso ha approfittato di ciò che è stato incautamente lasciato alla sua portata. Per questo semplice motivo la Provincia chiede insistentemente l’autorizzazione alla rimozione al Ministero dell’Ambiente. Si tratta chiaramente di una scusa per ottenere un vantaggio propagandistico. Abbiamo già chiesto con una dettagliata nota al Ministro, che non conceda mai deroghe al regime di tutela degli orsi.
Il territorio in realtà consentirebbe anche la presenza di molti più orsi degli attuali e senza avere alcun problema di cibo. I problemi sono i corridoi ecologici mai realizzati, la consanguineità degli orsi in Trentino e la mancata alfabetizzazione scientifica della popolazione, a partire dai furboni che invitano i lupi al barbecue in giardino.
Il Trentino è secondo solo al Veneto per consumo di pesticidi e il pericolo sarebbero orsi e lupi che non fanno venire il cancro a nessuno?
La nostra nona giornata dell’orso propone inoltre la presentazione di relazioni sulle buone norme di protezione di ambiente e animali e contro l’attività venatoria.
Nell’ultima stagione di caccia dal 1 settembre 2018 al 31 gennaio 2019 abbiamo avuto numerosi incidenti con armi da caccia, si contano in complesso 21 morti e 59 feriti che non è poco se consideriamo che la caccia è considerata attività sportiva e ricreativa. Sarebbero accettabili 21 morti e 59 feriti a causa della pallavolo?
Quest’anno proponiamo un’interessante esperienza non cruenta di controllo della popolazione del cinghiale che uno specialista illustrerà rispondendo anche alle domande del pubblico e dei giornalisti presenti.
Prevenire è meglio che sparare?
Metodi ecologici per la prevenzione dei danni da ungulati.
Esperienze, problematiche e opportunità
Relazione del dott. David Bianco
Biologo, si occupa di progetti di conservazione della biodiversità e di gestione della fauna presso i Parchi regionali del Bolognese.
Responsabile Area Ambiente Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità – Emilia Orientale.
Confidiamo che tali temi raggiungano l’ampio interesse della cittadinanza
Grazie per l’attenzione
Dr. Caterina Rosa Marino
Delegata responsabile sezione
Trentino Alto Adige/Südtirol
LAC Lega per l’Abolizione della Caccia