Con l’ordinanza n. 21292025 depositata in data odierna, il Consiglio di Stato ha rigettato la richiesta di sospensiva presentata da Regione Lombardia e associazioni venatorie in merito al divieto di caccia sui valichi montani interessati dalle rotte di migrazione dell’avifauna in Lombardia ottenuto da LAC grazie a una sentenza del TAR.
ANNI di BATTAGLIE LEGALI della NOSTRA ASSOCIAZIONE AFFINCHè LA REGIONE OTTEMPERI AL DIVIETO DI CACCIA SUI VALICHI MONTANI STABILITO PER LEGGE.
QUESTA è UNA VITTORIA CHE SALVA MILIONI DI ANIMALI CHE PER RAGIONI OROGRAFICHE DURANTE LA MIGRAZIONE SONO COSTRETTI A PASSARE IN QUESTI “COLLI DI BOTTIGLIA” E QUI VENGONO MASSACRATI.
Ancora una volta la magistratura ha dato una risposta legale a decenni di illegalità politica e amministrativa. L’ennesimo pugno nello stomaco alla bulimia del mondo venatorio e alla prostrazione totale della Regione Lombardia agli interessi indifendibili delle frange più estremiste del mondo venatorio. 
Una risposta efficace alla peggior politica di sempre, quella clientelare della svendita del patrimonio collettivo agli interessi di pochi.
Le continue perdite giudiziarie, con relative spese per avvocati e costi processuali che gravano su tutti i cittadini, dovrebbero portare a più miti consigli Regione Lombardia, che sappiamo, ha già pronto nel cassetto l’ennesimo provvedimento di deroga alle Direttive europee  e alla Legge quadro nazionale per riaprire alla caccia specie protette vietate
 
Ufficio Stampa LAC 
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