L'associazione
La Lega per l’Abolizione della Caccia è stata fondata nel 1978 e promuove la difesa della fauna, la conservazione ed il ripristino dell’ambiente, con iniziative giuridiche, politiche, culturali, educative, informative ed editoriali.
Tutte le attività della LAC sono possibili grazie alle donazioni e al sostegno di soci e simpatizzanti, che ripongono in noi la loro fiducia per portare avanti una lotta comune a favore dei diritti degli animali e della tutela della biodiversità.
La nostra scelta di totale indipendenza, sebbene più impegnativa dal punto di vista economico, ci permette di agire con la massima libertà, evitando qualsiasi tipo di condizionamento. Questo approccio, non scontato, riflette la nostra identità: siamo, da sempre, un’organizzazione completamente autonoma e slegata dalla politica e dalle sue dinamiche.
Un altro elemento che ci distingue, e forse ci rende unici, è la totale assenza di lavoro dipendente. Tutte le persone che operano all’interno dell’associazione lo fanno su base volontaria, aderendo con impegno ai principi sanciti dal nostro Statuto. I fondi che riceviamo vengono interamente destinati ad azioni concrete per la protezione della fauna e dell’ambiente.
- Indipendenza totale: La LAC agisce con la massima libertà, evitando qualsiasi tipo di condizionamento e rimanendo completamente slegata dalla politica e dalle sue pressioni.
- Volontariato puro: L'associazione non impiega lavoro dipendente; tutte le attività sono svolte da persone che operano su base volontaria, nel pieno rispetto dei principi dello Statuto.
- Utilizzo trasparente dei fondi: Le donazioni ricevute vengono interamente destinate a interventi concreti per la protezione della fauna, degli animali e della biodiversità.

Attualmente, la LAC conta 40 sezioni distribuite in 13 regioni italiane ed è riconosciuta ufficialmente come associazione ambientalista dal Ministero dell’Ambiente, in conformità con la Legge 8 luglio 1986, n. 349.
Il nostro Statuto si fonda sul rispetto della vita, della dignità e della libertà di tutti gli animali, umani e non umani. Per questo combattiamo lo specismo, opponendoci fermamente a ogni forma di violenza, prevaricazione e sfruttamento.
Come riportato chiaramente all’Articolo 2 del nostro Statuto: “La Lega persegue esclusivamente finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. In particolare, ha lo scopo di promuovere l’abolizione della caccia, la difesa della fauna, il riconoscimento dei diritti soggettivi di tutti gli animali e la conservazione e il ripristino dell’ambiente. A tale scopo, attua o favorisce tutte le iniziative giuridiche, politiche, culturali, educative, informative ed editoriali necessarie per raggiungere questi obiettivi.”
Il nostro Statuto si ispira al rispetto della vita, della dignità e della libertà di tutti gli animali umani e non umani.
Quarant'anni di lotta: siamo stati e saremo in prima linea contro la caccia e per la difesa degli animali
“Firme contro la caccia in calce alle richieste di consultazione popolare, i referendum nazionali, i referendum regionali. Firme cartacee poi firme elettroniche in calce alle petizioni contro la caccia in deroga, l’uccellagione, l’ingresso dei cacciatori nei fondi altrui, la caccia nei parchi, sui terreni percorsi dal fuoco… Banchetti o tavoli come dir si voglia, a bizzeffe, e presidi e manifestazioni in città e sul campo, nelle più belle piazze d’Italia e nelle vallate più impervie, a presidiare valichi, a contestare roccoli, con qualsiasi tempo.
Riunioni riunioni riunioni, quante riunioni tra noi e con altri, gli amici delle altre associazioni che non sono proprio come noi, parlano un linguaggio un poco differente. Incontri con la stampa per ricordare la caccia all’opinione pubblica, incontri coi politici per perorare la causa degli animali selvatici.
In Italia e all’estero, dove sono ben noti gli orrori della caccia italica, sono più noti lì che ai nostri concittadini che sembran sempre troppo occupati, troppo presi da altro… Trent’ anni cambiando sempre forma, siamo diventati guardie per esempio, guardie venatorie volontarie, per contrastare sul campo i cacciatori, siamo diventati vigilanti e campisti antibracconaggio in luoghi in cui tutti dicevano che non si poteva andare perché era troppo pericoloso, ma noi ci siamo andati per quarant’anni, nelle valli bresciane, nelle lagune venete, sulle isolette tirreniche, nella macchia sarda, a estirpare reti, raccogliere lacci, distruggere archetti, disattivare trappole varie.
E quanto sono diminuite le trappole, illegali da tanto tempo ma intoccabili da sempre!
Grazie a noi, lo possiamo dire senza tema di smentita. Siamo diventati avvocati, come dicono gli anglosassoni “animal advocates”, gli avvocati degli animali e dell’ambiente, ma un po’ lo siamo diventati davvero, perché per decenni abbiamo presentato ricorso su ricorso, esposto su esposto, in tutte le sedi amministrative e penali e in sede europea, e li abbiamo tante volte colti con le mani nel sacco, i bracconiericacciatori sul campo e i loro padrini politici nelle aule a dover dimostrare come mai permettevano forme di caccia proibite da istanze più alte (e non solo in senso morale).
E li abbiamo visti soccombere in giudizio e abbiamo salvato milioni di vite animali. Ho parlato solo della caccia, ma di molti altri problemi ci siamo occupati da quando quarant’anni fa Carlo Consiglio, Gloria Grosso, Miranda Bizjak e pochi altri fondarono la LAC. Circo con animali, pellicce, commercio di selvatici, migrazioni di anfibi sulle strade, recupero di uccelli feriti, zoo, tiro al piccione, creazione di oasi, randagismo, non c’è trincea animalista e ambientalista in cui non siamo scesi, perché noi siamo animalisti e ambientalisti. E’ stata una fatica di trent’anni ma a me è piaciuta e ne sono fiero, penso ne sia valsa la pena e voi?”
-Guido De Filippo - Indimenticabile fondatore della LAC