Dobbiamo davvero ringraziare Il Fatto Quotidiano, raro esempio di vero servizio pubblico, per il siparietto deprimente che spiega meglio di qualsiasi scritto come funziona da sempre il voto di scambio in campo venatorio.

Quello che è stato messo in rete dal giornalista…..è un tragicomico dialogo tra un capannista bresciano e l’allora presidente uscente della Regione Lombardia (poi confermato), Attilio Fontana, durante una delle tante cene elettorali.

Foto inviataci da un nostro lettore che ha reperito sul web dopo aver riconosciuto il cacciatore nel video de "Il Fatto Quotidiabo"
Foto inviataci da un nostro lettore che ha reperito sul web dopo aver riconosciuto il cacciatore nel video de “Il Fatto Quotidiano”
Il tema del dibattito è rappresentato da temi da sempre cari agli sparatutto, la “persecuzione”(poveracci) portata da ben 80 carabinieri forestali del Soarda (magari fossero così tanti, porterebbero probabilmente non a 140, ma a 500 denunce nell’arco di un mese, quello di ottobre, di operatività nel Bresciano), e la “fatica” del piazzare anellini manomessi sugli uccelli da richiamo catturati illegalmente vanificata proprio da controlli e sequestri.
Il povero capannista accusa anche il portavoce della categoria, l’assessore regionale uscente Fabio Rolfi, di non aver fatto i compiti spianando la strada all’anarchia venatoria, e il presidente Fontana gli risponde ricordandogli che il realtà lo scambio elettorale lo hanno rispettato “facendo tutto quello che avete chiesto”, e poi mandandolo sostanzialmente a quel paese affermando che nella categoria ci sono tante, troppe mele marce.
Evidentemente però la frutta marcia va bene ugualmente se porta voti, e la verità di uno squallido voto di scambio chiesto da commercianti di politica a portatori di interessi fuorilegge può emergere solo in una cena elettorale durante la quale si resta tutti amici.

CACCIA: “LE MELE MARCE SONO PIU’ DI QUELLE SANE”

IL CLAMOROSO VIDEO DI UN DIALOGO TRA IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA FONTANA E UN CACCIATORE BRESCIANO PUBBLICATO DA ILFATTOQUOTIDIANO.IT SVELA I RAPPORTI TRA LE ISTITUZIONI E IL MONDO VENATORIO E IL VERO VOLTO DEI CACCIATORI LOMBARDI.

Il presidente Fontana al cacciatore: “Siete più mele marce che sane. L’hanno scorso abbiamo fatto ciò che chiedevate, rischiando”.

Le associazioni: “In tre minuti svelati vent’anni di rapporti e illegittimità. Informeremo l’Europa e tutte le autorità”.

“L’anno scorso abbiamo fatto tutto quello che ci avete chiesto. Siete più mele marce che sane”. E’ un video dai contenuti clamorosi quello pubblicato dal sito ilfattoquotidiano.it, che smaschera una volta per tutte i favoritismi elargiti dalla Regione Lombardia ai cacciatori ma anche la natura del mondo venatorio lombardo e dei rapporti che lo legano con le istituzioni regionali, disposte ad accettare passivamente i diktat delle associazioni venatorie anche quando comportano l’adozione di atti contrari alla legge e all’esigenza di tutela della biodiversità.

Presidente Regione Lombardia Fontana e cacciatore-svelati accordi con mondo venatorio
Vedi il Video

A sottolinearlo sono Lac, Enpa, Lav, Lipu e WWF Italia, che denunciano quanto intercorso tra il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e un rappresentante dei cacciatori bresciani e annunciano l’invio della videoregistrazione alla Commissione europea.

Nel video, ripreso probabilmente a insaputa dei presenti, il cacciatore si lamenta dei controlli che la sua categoria subisce ad opera dei Carabinieri forestali e delle guardie venatorie, e chiede provvedimenti a favore dell’utilizzo dei richiami vivi. Il presidente Fontana gli risponde con chiarezza che i controlli vengono fatti per via di numerosissimi illeciti commessi in Lombardia e del fatto che tra i cacciatori “ci sono molti che fanno i furbi, e che tra essi sono più le mele marce che quelle sane”.

Non solo: a proposito del calendario venatorio, che l’anno scorso subì la bocciatura del Tar per via di ricorso ambientalista, il presidente Fontana ricorda al cacciatore che la Regione “ha presentato un nuovo provvedimento, rischiando”, invitandolo a “farselo spiegare dall’avvocato”. Insomma, fa capire Fontana, non solo “l’anno scorso abbiamo fatto tutto quello che ci avete chiesto” ma tutto ciò è stato fatto in modo da eccedere i confini della legittimità.

Rendiamo merito al presidente Fontana per aver svelato, in tre minuti di video, vent’anni di relazioni tra Regione Lombardia e mondo venatorio e per aver chiarito, con chiarezza e sincerità, la vera natura di gran parte del mondo venatorio lombardo, fatto di sotterfugi, illegalità, pratiche anacronistiche e cruente.

Ora tuttavia non è più immaginabile che la Regione Lombardia prosegua sulla solita strada, continuando con i suoi provvedimenti a favorire questo mondo di mele marce. E’ tempo di dire stop ai richiami vivi, abbandonare definitivamente ogni tentativo di derogare alle leggi, voltare le spalle alle illegalità.

Da parte nostra trasmetteremo nelle prossime ore la videoregistrazione de ilfattoquotidiano.it alla Commissione europea, aggiungendo questo documento al resto dei materiali di cui già le autorità europee sono in possesso e chiedendo che sulle innumerevoli zone d’ombra della caccia italiana vengano finalmente accesi i riflettori.

3 marzo 2023

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