Sono migliaia gli uccelli che tutti gli anni vengono illecitamente catturati e destinati a un giro d’affari di milioni di euro. “Regolarizzati” in maniera fraudolenta attraverso l’apposizione di anellini rilasciati da associazioni ornitologiche che li distribuiscono in quantità senza controllo.

I giovani uccelli una volta rubati vengono sottoposti, anche tramite veterinari compiacenti o loschi figuri improvvisati chirurghi, ad operazioni per identificarne il sesso.Tramite il taglio dell’addome viene visionato l’interno, uccidendo le femmine e ricucendo poi i maschi (ossia quelli in grado di cantare) che verranno poi allevati e venduti come richiami vivi ai cacciatori capannisti.

C’è bisogno di intensificare ulteriormente le attività di controllo, mettere in atto il Piano nazionale di contrasto e rinforzare la vigilanza che al momento ha un numero insufficiente di Agenti per contrastare un fenomeno così vasto.

 

Solo negli ultimi 9 giorni tre episodi importanti in Trentino e nel bresciano 

03.06.2019 Provincia di Bolzano-Catturano 30 nidi di uccello protetti: bloccata una coppia bresciana
I due «predatori» sono stati fermati a bordo della loro auto, mentre si stavano allontanando dal bosco di Laces

04.06.2019 ALTO ADIGE-due bergamaschi presi mentre rubavano diversi nidi con tordi e verzellini: denunciati

10.06.2019 A Rezzato(BS) altro cacciatore-bracconiere preso con oltre 300 uccelli.
Continuano i furti di uccelli destinati a rifornire il mercato di uccelli da richiamo.
Stavolta è stato il bracconiere con licenza di caccia a cadere nella rete tesa dai carabinieri forestali di Vobarno e Brescia, che ringraziamo per l’ottima operazione portata a termine!


Nel frattempo vi chiediamo di diffondere la nostra petizione ”

STOP all’utilizzo dei richiami vivi“, fermeremo anche in questo modo il bracconaggio. ⇒ FIRMA QUI

Aiutateci a fermare queste crudeltà!

 

 

 

10.06.2019

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