Cari soci e sostenitori,
scorrendo un elenco anche solo sintetico delle cose fatte o avviate nel 2019 che si sta per concludere (potete trovare bilanci dettagliati nel nostro sito)  troverete probabilmente molti motivi validi per continuare a sostenere la LAC;Una piccola associazione che da sola, sul piano delle battaglie giuridiche per la tutela degli animali selvatici e dell’ambiente, occupa quasi interamente la scena nazionale.

Iniziando dalle cose ancora in itinere citiamo tre petizioni on- line ancora aperte con migliaia di sottoscrizioni che verranno consegnate al governo per chiedere lo stop alla caccia in tana alla volpe, la fine dell’uso degli uccelli da richiamo nella caccia e, finalmente, l’abrogazione di quell’articolo 842 del Codice civile che permette ai cacciatori di entrare nei vostri terreni privati per sparare.

È ancora apertissimo anche il caso cinghiali, e all’indirizzo emergenzacinghiali.org trovate video, documenti scientifici, riferimenti normativi e descrizioni dei metodi ecologici alternativi all’abbattimento. Nel frattempo ci siamo costituiti parte civile a Brescia, nel processo a carico di 8 funzionari pubblici accusati di una serie di illegalità legate proprio ai piani di abbattimento di questa specie.

Ci stiamo costituendo parte civile anche in decine di altri procedimenti penali a carico di cacciatori e trafficanti di avifauna denunciati e in qualche caso arrestati dalle forze di polizia, e abbiamo proseguito anche la nostra storica attività di contenimento della bulimia venatoria delle Regioni, impugnando con successo interi calendari venatori e provvedimenti fuorilegge, come quello con cui la Lombardia voleva riaprire gli impianti di cattura con le reti dei richiami vivi.

Siamo parte lesa anche nei procedimenti a carico degli amministratori trentini colpevoli di aver dato il via libera agli abbattimenti e alle catture degli orsi considerati pericolosi, e naturalmente abbiamo proseguito l’attività anche nel contrasto sul campo del bracconaggio attraverso i nostri campi in mezza Italia. In particolare, una parte importante delle 130 denunce fatte in ottobre nel Bresciano grazie all’Operazione pettirosso dei carabinieri forestale si devono ai nostri volontari.

Decine sono stati  ricorsi ai Tribunali Amministrativi Regionali in tutta Italia da parte della LAC  grazie al grande lavoro dei tanti e agguerriti avvocati, non per ultima la vittori giudiziaria contro le varie deroghe caccia e  l’apertura dei roccoli per catturare richiami vivi  autorizzate dalla Regione Lombardia.

Continuamo poi a premere affinchè quella scatola per adesso vuota rappresentata dal “Piano nazionale contro l’uccisione degli uccelli selvatici” diventi uno strumento reale, attraverso l’inasprimento delle pene e il potenziamento dei corpi di vigilanza, e per tutto questo vi chiediamo di iscrivervi e di continuare a sostenerci anche economicamente: l’intero ricavato delle vostre donazioni verrà impiegato in azioni legali e di contrasto – vero – del bracconaggio.

Per il rinnovo annuale alla LAC (20 euro) e/o per fare una donazione potete farlo direttamente tramite

– Conto Corrente Bancario intestato a Lega per l’Abolizione della caccia

Iban: IT74 C030 6909 6061 0000 0119 336
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– Conto Corrente Postale: 31776206

https://www.abolizionecaccia.it/sostienici/

Grazie

Foto da Marcello Riccardo Fedi
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