Il TAR Toscana (sentenza n.622 del 29.04.2021)  accogliendo uno dei motivi del ricorso proposto dalla LAC, con gli avvocati Guglielmo Calcerano e Valerio Impellizzeri, ha annullato l’autorizzazione della AFV (azienda faunistico venatoria) Laguna di Orbetello e la correlativa Valutazione di incidenza ambientale.
Procedura azzerata e conseguente stop all’attività dell’Azienda faunistica.
 
Il TAR Toscana non ha potuto che prendere atto della circostanza che le prescrizioni impartite dalla Regione, anche in sede di VINCA, muovono tutte da una errata descrizione del territorio della AFV, che confonde il concetto di area umida con quello di superficie allagata, con l’effetto di consentire una pressione venatoria superiore ai limiti fissati dalla legge regionale per le aziende venatorie palustri.
In particolare, l’art. 27 del Regolamento regionale 48/R, come rilevato dai Giudici, stabilisce che il numero di cacciatori ammessi al prelievo non deve superare il rapporto di un cacciatore per 10 ettari di ‘superficie allagata’, operando dunque riferimento all’ampiezza dello specchio d’acqua della laguna. Negli atti autorizzatori, invece, la Regione ragguaglia il numero dei cacciatori ammessi all’estensione dell’intera area umida, che comprende anche ampi tratti di terraferma, consentendo quindi un numero di cacciatori ed appostamenti superiore al parametro legislativo.
 
L’attività della AFV Laguna di Orbetello è stata dunque inibita dal TAR. Confidiamo che le Autorità preposte adesso vigilino affinché il divieto di caccia sia fatto rispettare, tenuto conto che, in base all’art. 23 della L.R. n. 3/1994 il prelievo venatorio nelle aree contigue a parchi naturali e regionali è ammesso nella sola forma della caccia controllata ed è rigorosamente limitato ai cacciatori residenti, aventi diritto all’accesso agli ambiti territoriali di caccia su cui insiste l’area contigua: fintanto che la Regione Toscana non adotterà una disciplina ad hoc, nella Laguna di Orbetello si potrà andare solo per ammirarne le bellezze naturali.
 
Il Presidente della Lega per l’Abolizione della Caccia, Raimondo Silveri, ha così commentato la sentenza: “Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto, perché sapevamo che questa procedura autorizzatoria, per creare una AFV in una zona adiacente ad un Sito di Interesse Comunitario e Zona a Protezione Speciale, lasciava molto a desiderare. Tenuto conto che si tratta di un accoglimento parziale, stiamo valutando se proporre appello avverso le parti della sentenza che dichiarano inammissibili o rigettano alcune delle nostre censure. Non è detto che la partita finisca qui”.
 
 
 
Raimondo Silveri
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