VALICHI DA VIETARE ALLA CACCIA E AREE DA TUTELARE (TASP) : NUOVA VITTORIA AL TAR LOMBARDIA DELLA LAC

Accogliendo il ricorso della Lega per l’Abolizione della caccia patrocinata dallo studio dell’avv. Linzola, il TAR della Lombardia ha emesso oggi una ordinanza (n.673 del 25.03.22) che ha eccepito varie incostituzionalità della legge regionale Lombardia (l.r.26/1993).

I limiti percentuali di tutela della fauna selvatica (nella fattispecie compresi tra il 10 e il 20% del territorio delle Alpi), non può applicarsi alle zone di divieto assoluto di caccia (illegittima applicazione art.10, c.3, L.157/92), tali limiti possono e devono essere superati se c’è l’esigenza di tutela della fauna e dell’ecosistema: ” Tale conclusione risulta rafforzata a seguito della riforma entrata in vigore in data 9 marzo 2022 che ha introdotto nella costituzione uno specifico riferimento alla tutela dell’ambiente e degli animali”. “La novella costituzionale, quale esplicitazione di principi già desumibili dal dettato costituzionale, come si può ricavare dalla giurisprudenza costituzionale in precedenza richiamata, non risulta di carattere innovativo, ma appare ricognitiva del valore primario e fondamentale del bene ambiente, secondo una sua concezione unitaria “comprensiva di tutte le risorse naturali e culturali. Esso comprende la conservazione, la razionale gestione ed il miglioramento delle condizioni naturali (aria, acque, suolo e territorio in tutte le sue componenti), la esistenza e la preservazione dei patrimoni genetici terrestri e marini, di tutte le specie animali e vegetali che in esso vivono allo stato naturale ed in definitiva la persona umana in tutte le sue estrinsecazioni”.

Inoltre, sempre per la tutela dei valichi, la legge regionale esclude sia le zone montane Alpine che non sono nella zona A di maggior tutela, sia le zone montane che non si trovano nelle Alpi come le fasce appenniniche, riducendo il livello minimo e uniforme di tutela dell’ambiente: «è tuttavia necessario, in base all’art. 117, secondo comma, lettera s), Cost., che la legislazione regionale rispetti la normativa statale adottata in tema di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, ove essa esprima regole minime uniformi».

La Regione Lombardia ancora oggi non considera valichi già noti e censiti che ammonterebbero a un totale di oltre 40.

Con la trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale, la LAC esprime soddisfazione per il risultato finora conseguito e proseguirà nella sua battaglia per la messa al bando dell’attività venatoria nelle zone particolarmente interessate ai flussi migratori dell’avifauna contro l’arroganza della lobby venatoria, che si traduce in tempo e denaro pubblico sperperato dalla Regione.

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