Sono molte le chiamate che i nostri volontari e il centralino LAC ricevono da cittadini allarmati per cacciatori in attività venatoria vicino alle case, ai luoghi di lavoro, stabbi, recinti con animali,
nonostante i divieti dettati dall’art. 21 della Legge 157/92.
Chiamate e preoccupazioni comprensibili, visto gli incidenti di caccia che ad ogni stagione venatoria registrano morti e feriti non solo fra cacciatori ma anche fra comuni cittadini mentre passeggiano all’aria aperta, mentre svolgono attività sportive e addirittura durante le loro attività nelle proprie pertinenze domestiche.

Su richiesta, RICORDIAMO alcune regole che i cacciatori devono rispettare:
Vi è il divieto di esercizio venatorio nelle aie e nelle corti o altre pertinenze di fabbricati rurali; nelle zone comprese nel raggio di 100 metri da immobili, fabbricati e stabili adibiti ad abitazione o a posto di lavoro e
a distanza inferiore a 50 metri da vie di comunicazione ferroviaria e da strade carrozzabili, eccettuate le strade poderali ed interpoderali;
I cacciatori debbono stare a non meno di 150 metri in caso sparino verso le abitazioni o stabili adibiti a posto di lavoro, stessa cosa in caso di sparo verso le strade, comunicazione ferroviaria, impianti di trasporto, stabbi, stazzi, recinti ed aree delimitate destinate al ricovero ed alimentazione del bestiame..(vedi art 21 Legge 157/92)
Per lo sparo con carabina verso le aree di attenzione che abbiamo elencato, la distanza di sicurezza è invece di una volta e mezzo la gittata dell’arma. Le carabine sono armi utilizzate prevalentemente per la caccia agli ungulati.

Vedi e scarica l’opuscolo → Distanze da rispettare durante la caccia

Altri illeciti piuttosto frequenti in ambito venatorio che potete segnalare:

  • Divieto di trasporto delle armi da caccia, che non siano scariche e in custodia, all’interno dei centri abitati e delle altre zone ove è vietata l’attività venatoria, a bordo di veicoli di qualunque genere e nei giorni non consentiti per l’esercizio venatorio.
  •  Divieto di cattura con reti, trappole, tagliole, vischio, esche e bocconi avvelenati, lacci, archetti, balestre, gabbietrappola.

I luoghi di divieto di caccia sono:

  • Terreni di pianura innevati, stagni e laghi ghiacciati, terreni allagati, giardini privati, parchi pubblici, centri abitati, aree adibite a sport, parchi e riserve naturali, oasi, zone di ripopolamento, foreste demaniali.
  • L’accesso al cacciatore in forma vagante e ai suoi cani è vietato nelle coltivazioni in atto es. nei terreni coltivati a riso, soia, tabacco, oliveti, frutteti, vigneti fino alla data del raccolto.
  • L’articolo 638 del codice penale “Uccisione o danneggiamento di animali altrui” punisce chi uccide o rende inservibili, deteriora o avvelena gli animali che appartengono ai privati.
  • Mentre l’art.544 bis della legge 189/2004 punisce chiunque che per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi.
  • Nei locali pubblici è vietato servire uccelli selvatici anche se sono appartenenti a specie cacciabili e abbattuti legalmente.
  • Il Martedì e venerdì sono giorni di assoluto silenzio venatorio anche se festivi.
  • La caccia è consentita da un’ora prima del sorgere del sole fino al tramonto.

Se vi capitasse di avere cacciatori sottocasa che non rispettano i limiti di distanza dalle vostre case e che nonostante le vostre lamentele non si allontanano, consigliamo di prendere più informazioni e particolari possibili (fare loro foto, annotarvi le loro sembianze, come sono vestiti, se avevano un cane con sè com’era,annotare la targa della macchina se riuscite a vederla..) e recarvi in una stazione carabinieri per denunciare l’accaduto, denunciare in caso di minacce.

Non abbiate timore anche a fare una denuncia contro ignoti, comunque rimarrà registrata agli organi preposti e sarà utile in caso di incidenti.

https://www.abolizionecaccia.it/…/c…/news/di-caccia-si-muore/

In caso di denuncia, mandate copia alla prefettura, fate presente quello che accade nella vostra zona ad opera dei cacciatori .

vendesi perchè i cacciatori mi sparano in casa

Ricordiamo che il numero unificato per le emergenze è il 112.
Le vostre chiamate saranno sempre registrate la vostra richiesta verrà smistata a enti che potranno darvi una mano.

Gli organi preposti al controllo sono Carabinieri Forestali, Carabinieri, Polizia provinciale, Polizia di Stato, Guardia di finanza, Polizia municipale, Guardie volontarie venatorie delle associazioni ambientaliste.

In alcuni paesi, il sindaco con un’ordinanza ha vietato la caccia in alcune zone, per tutelare i suoi cittadini

Pinerolo. La LAC plaude Salvai per il divieto di caccia a Costagrande

 

Perchè non chiedere al vostro sindaco di seguire il buon esempio?
Consigliamo inoltre di scrivere ai giornali, lettere al direttore, le vostre testimonianze…

Per altre scrivete a info@abolizionecaccia.it o scriveteci nelle pagine Facebook della sezione più vicina alla vostra città, oppure chiamate al centralino, lasciate un messaggio e vi richiameremo Tl. 02 4771 1806

Contatti dei delegati LAC, regione per regione li potete trovare in www.abolizionecaccia.it/sezioni

E’ ancora aperta la nostra petizione, rivolta al governo, che chiede l’abrogazione dell’art.842 cc che permette ai cacciatori di entrare in proprietà altrui a sparare.

Nessuna specie è al sicuro durante la caccia, neppure quella umana

sparo nella finestra

DOVE SIAMO

Sede Legale:                        Via Ernesto Murolo 11  00145 Roma

 

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