Le associazioni: “Se anche un solo uccello sarà catturato chiederemo la riapertura immediata della procedura d’infrazione. Già inviata la denuncia alla Commissione europea”.

 

Con una lettera partita ieri, 1 ottobre, la Presidenza del Consiglio ha diffidato la Regione Lombardia di ritirare la delibera che autorizza la cattura con le reti di 12.700 piccoli uccelli per cederli ai cacciatori ai fini di richiamo vivo per la caccia.

Una pratica vietata dalla direttiva Uccelli e dalla legge italiana, che è già valsa all’Italia e a varie sue regioni l’apertura di una procedura di infrazione.

“Dopo la sospensione della delibera ad opera dal Tar per motivi gravi e urgenti – dichiarano ENPA, LAC, LAV, LIPU e WWF Italia – ecco che arriva l’opportuna quanto inevitabile diffida del Governo. La Lombardia, ben sapendo di realizzare un’infrazione, ha inteso comunque andare avanti, con un atto che è evidentemente e interamente illegittimo, come anche il Governo gli ricorda.

Ora alla Regione non resta che porre fine alla breve esistenza di questa delibera e, con l’occasione, dire addio per sempre alle catture di richiami vivi, pratica desueta, violenta e vietata dalle norme.

Se questo non accadesse, e se anche un solo uccello dovesse essere catturato, chiederemo la riapertura immediata della procedura di infrazione, che è stata chiusa ma certamente non archiviata dalla Commissione europea, alla quale abbiamo già inviato una dettagliata denuncia, così come saremo costretti a chiedere conto dei danni arrecati alla biodiversità ed ai cittadini, anche con una denuncia alla Corte dei Conti”.

Petizione “NO alla cattura di richiami vivi in Lombardia.”
Abbiamo superato le 41.000 firme:
https://www.change.org/p/no-alla-cattura-di-richiami-vivi-e…

Per l’abolizione totale della pratica dei richiami vivi abbiamo superato le 120.000 firme:
https://www.change.org/p/caccia-stop-all-utilizzo-dei-richi…

 

 

 

 

 

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