Nella recente Conferenza Stato-Regioni si è discusso della modifica al DPR 357 del 1997,
che ha recepito la Direttiva UE Habitat, per inserire alcune disposizioni sulla gestione delle specie aliene.
Le Regioni hanno condizionato il loro parere positivo all’inserimento di un emendamento che consente loro di attivare le deroghe al regime comunitario di protezione di lupi e orsi. Il “Piano Lupo” che ne prevedeva l’abbattimento, bocciato dal Ministero dell’Ambiente nel 2017, ora grazie alle Regioni rischia di ritornare attraverso un Decreto.
RIVOLGIAMO UN APPELLO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA MATTARELLA, AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO GIUSEPPE CONTE E ALLA COMMISSIONE EUROPEA, AFFINCHE’ IMPEDISCANO NUOVE DEROGHE ALLE LEGGI VOLTE ALLA PROTEZIONE DI LUPI E ORSI .
All’inizio degli anni ‘70 il lupo è stato dichiarato specie particolarmente protetta da leggi nazionali e internazionali perchè era una specie a rischio di estinzione e ridotto ad una popolazione striminzita confinata nell’Appennino centro meridionale dove la pastorizia e il lupo hanno sempre convissuto fin da tempi immemorabili.
Dopo che le montagne sono state gradualmente abbandonate dall’uomo, il lupo ha cominciato la sua ricolonizzazione. Il suo ritorno è indice di biodiversità e consente il ripristino della catena alimentare, è dovuto anche all’espansione del bosco e all’aumento della presenza di altri animali selvatici come gli ungulati e in cinghiali. L’orso invece è stato aiutato a ritornare nei nostri boschi, attraverso un progetto di reintroduzione.
La convivenza con Lupi e Orsi è possibile, deve basarsi su prevenzione e gestione adeguata della zootecnia e non su inutili e cruenti abbattimenti.



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