La campagna elettorale sulla pelle di lupi e orsi .

Trento 5 giugno 2018

Con la fucilazione dell’orsa KJ2, l’11 agosto 2017, il Presidente della Provincia (troppo) Autonoma di Trento, si era esibito nella preapertura della campagna elettorale per le elezioni provinciali che si terranno nel prossimo autunno: l’avevamo valutata come dimostrazione sanguinaria, machista e mossa elettorale di un amministratore di bassa levatura e ancor più basso orizzonte politico.

La conferma è arrivata ieri 4 giugno 2018: la Giunta Provinciale trentina ha presentato un disegno di legge che, se approvato, consegnerebbe alle decisioni del Presidente PAT la possibilità di sterminare lupi e orsi con il pretesto della pericolosità sociale.

È inaccettabile che gli amministratori di una provincia, per quanto a statuto speciale, si arroghino il diritto di sterminare preziose e rare specie animali che nulla fanno di male e, dove sono presenti, testimoniano ricchezza di biodiversità e salubrità ambientale.

L’arroganza è elevatissima!

Il disegno di legge è presentato come attuazione dell’art. 16 della direttiva n. 92/43/CEE, conosciuta come direttiva Habitat. L’art. 16 della Direttiva, tratta di deroghe al regime di rigorosa tutela di alcune specie animali, tra cui lupo e orso. A derogare, però, possono essere gli Stati membri dell’Unione Europea: quando la minuscola e malgovernata Provincia di Trento è diventata Stato?

È evidente che si tratta di una sanguinaria mossa elettorale di politicanti con l’acqua alla gola in quanto a consensi elettorali: cercano di pescare voti nella parte meno attenta, informata e aggiornata dell’elettorato che, insultando tutti gli altri, considerano maggioritaria.

Di fatto la Giunta Provinciale trentina si propone di sperperare l’ingente capitale naturale rappresentato da lupi, orsi e il magnifico ambiente che consente di ospitarli, per raccattare qualche voto che non sarà sufficiente a mantenerli sulle poltrone che occupano indecorosamente. Capitale naturale, è bene chiarirlo, che è patrimonio collettivo e non riserva di caccia di pochi dispensatori di morte amanti dello schioppo.

Con la petizione online “Proteggere il lupo” che ha raccolto già oltre 45.000 firme, contro poco più di 2.000 di quella della PAT contro lupi e orsi, abbiamo dimostrato che le politiche di persecuzione non sono accettate dai cittadini e ci batteremo in ogni sede perché quest’ultima iniziativa della Giunta finisca nella spazzatura.

Chiediamo al nuovo Ministro per l’Ambiente di adoperarsi perché il disegno di legge sia ritirato e si portino avanti le attività di prevenzione e tutela previste dalla Direttiva Europea che in Trentino vogliono stravolgere.

Nulla sarà lasciato di intentato per fermare la carneficina annunciata dal Presidente della Giunta Provinciale trentina.

Grazie per l’attenzione
Dott. Caterina Rosa Marino
Francesco Mongioì

LAC Trentino Alto Adige/Südtirol

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