Lupi, orsi, ambiente, Lagorai: breve resoconto della missione a Bruxelles del 1 ottobre 2018.

Trento 14 10 2018

Contestualmente alla predisposizione dei disegni di legge ammazza lupi e orsi, da parte delle Province Autonome di Trento e Bolzano, avevamo chiesto, come LAC, un incontro in Commissione Ambiente Europea: la gestione di lupi e orsi in regione si prospettava sempre più sanguinaria.

Ricevuta risposta positiva, lo scorso 1 ottobre ho potuto raggiungere la Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea, idealmente rappresentando le altre associazioni e i singoli che hanno a cuore le sorti dell’ambiente e degli animali che lo abitano.

Tenuto conto dei continui pellegrinaggi degli assessori alla caccia di Trento e Bolzano, sempre a richiedere deroghe sanguinarie nella gestione di lupi e orsi, l’intento era di mostrare l’altra faccia della medaglia all’organismo comunitario: come realmente comunicano le due istituzioni provinciali con la popolazione e gli operatori economici interessati.

L’interesse dei miei interlocutori, in effetti, è stato grande e ho potuto raccontare la realtà in contrapposizione a ciò che comunica chi ha sempre pubblicamente dimostrato che ha più interesse alla persecuzione che alla corretta gestione di lupi e orsi.

Soddisfazione è stata espressa per l’impugnazione del Governo, davanti alla Corte Costituzionale, delle leggi ammazza lupi e orsi.

Mi è stato chiesto un aggiornamento sulla nostra petizione (evidentemente seguita con interesse) in favore dei lupi, contrapposta a quella dell’assessore Schuler contro i lupi.

Chi legge rammenterà che la nostra petizione, promossa insieme a WWF Bolzano, ha superato abbondantemente quella dell’assessore Schuler con quasi 46.000 firme. A questo proposito, poiché nella petizione chiedevamo l’elevazione del livello di tutela dei lupi rispetto all’esistente, ho ricevuto nette rassicurazioni: agli assessori che continuano a chiedere deroghe per mettere mano ufficialmente allo schioppo, la risposta è sempre che devono mantenersi all’interno delle norme di rigida tutela.

In effetti, proprio nei giorni scorsi, il Commissario Europeo all’Ambiente, ha confermato che i livelli di tutela del lupo, ma anche dell’orso, restano inalterati (su questo, però tornerò nei prossimi giorni).

Le iniziative delle altre regioni che scimmiottano Trento e Bolzano nel legiferare illegalmente contro il lupo, non sono viste di buon occhio.

Ci siamo anche confrontati sull’accettazione sociale degli orsi, ma ormai anche per i lupi. Per recuperare l’accettazione sociale gravemente compromessa dai comportamenti discutibili di amministratori, politici sparsi e altri, è indispensabile la corretta informazione e a iniziative per favorire l’accettazione e la convivenza, la Commissione ha dedicato risorse.

Sulla morte di Daniza per maldestra sedazione e sulla fucilazione di KJ2, abbiamo concordato che serie attività di prevenzione, avrebbero impedito quelle sciagure.

Anche sulla Lombardia, la Commissione aveva da ridire: proprio in quei giorni il Consiglio regionale lombardo discuteva due leggi illegali su roccoli e caccia in deroga a specie protette. La Commissione era già in pressing sul Governo e l’impressione che ho ricavato è che la procedura d’infrazione fosse già in fase di stesura. Fortunatamente il Consiglio Regionale Lombardia ha respinto per palese incostituzionalità i due disegni di legge e il rischio per l’Italia di pagare pesanti sanzioni è rientrato.

L’attenzione della Commissione per le province di Trento e Bolzano è alta, c’è interesse per la risposta delle urne il prossimo 21 ottobre, ma ovviamente nessuna particolare emozione è trapelata sull’esito eventuale.

L’incontro era stato preceduto da un fitto scambio di mail e avevo avuto modo di inviare documenti utili alla discussione.

Il canale di comunicazione è aperto e sarà possibile, anche in futuro, tenere informata la Commissione su cosa succede in Trentino Alto Adige, come nel resto d’Italia.

Ho attirato l’attenzione dei miei interlocutori anche sullo scempio che la Provincia di Trento ha immaginato con la progettata “riqualificazione della TransLagorai“: cemento e asfalto che deturperebbero il Lagorai, area alpina di rara bellezza.

Avevo già inviato la documentazione e ho potuto illustrare le criticità dell’iniziativa elettorale della maggioranza che sta per chiudere la legislatura senza gloria.

Il Lagorai è ZPS, Zona di Protezione Speciale e ricomprende numerosi SIC, Siti d’Interesse Comunitario, così, ascoltata con attenzione la mia esposizione dei fatti, la risposta è stata sempre che le regole dovranno essere rispettate anche in Trentino.

Osservo che sono stabilite delle regole per gli interventi edilizi in ZPS, e sarà necessario che i cittadini, già 16.000 nel gruppo FB “Giù le mani dal Lagorai“, si organizzino per fare in modo che il progetto, purtroppo partecipato dalla SAT, sia ritirato.

È andata bene la missione a Bruxelles, un canale di comunicazione è aperto e resta a noi utilizzarlo con intelligenza e attenzione.

Mi resta solo da ringraziare tutti gli amici, compreso il reverendo Lucio che non mi ha fatto mancare la sua benedizione, per gli incoraggiamenti ricevuti e la simpatia dimostrata.

Grazie per l’attenzione.
Francesco Mongioì

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