Caccia e pesca: Il Governo impugna parti della legge regionale 29/2018 della Regione Liguria

Nella seduta del Consiglio dei Ministri di oggi il Governo, anche a seguito di un esposto delle associazioni LAC, WWF, LAV , LIPU ed ENPA,  ha  impugnato presso la Corte Costituzionale due articoli della legge regionale della Liguria n. 29 del 27 dicembre scorso, il c.d.  “Collegato alla legge reg. di stabilità 2019 ”.

 

Questi  i punti contestati della legge regionale, che ora andranno al vaglio della Consulta:

– l’inserimento della previsione di giornate aggiuntive settimanali di caccia ai migratori nei mesi di ottobre e novembre, stabilito con legge come prassi, anziché vagliato di anno in anno con atto amministrativo (il cosiddetto “calendario venatorio”); in pratica una eccezione (cinque giornate di caccia alla settimana ai migratori, anziché tre) che per per legge si vorrebbe far diventare regola stabile;

– la possibilità di immettere nei corsi d’ acqua specie ittiche esotiche, purché “autosterili”.

Si tratta della quarta disposizione in materia di caccia e fauna selvatica attualmente in attesa del giudizio della Corte Costituzionale; in precedenza erano state impugnate altre disposizioni della Regione Liguria (su ricorso del Governo o dopo ordinanza del TAR di trasmissione degli atti)  in materia di imbalsamazione di specie protette, di caccia ai migratori per mezzora dopo il tramonto,  o sull’elusione dell’obbligo di  l’immediata annotazione dei selvatici abbattuti sul tesserino venatorio regionale.

27 febbraio 2019

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