Nei comuni ricadenti nel comprensorio dei Colli Euganei è segnalata la presenza di popolazioni di anfibi che annualmente compiono la migrazione riproduttiva.

Purtroppo tutti gli anni migliaia di esemplari vengono sistematicamente falcidiati dal traffico stradale.

L’aumento delle temperature darà a breve il via al risveglio dal letargo e la conseguente migrazione di questi piccoli animaletti, preziosi indicatori di un ambiente non ancora compromesso, effettueranno degli spostamenti per raggiungere gli stagni dove riprodursi deponendo le uova.
Nel comprensorio dei Colli euganei, oltre al rospo comune (Bufo bufo), che rappresenta la maggior percentuale degli animali recuperati dai volontari che si dedicano al loro salvataggio, vengono tutelate nmerose specie di anfibi, come il rospo smeraldino (Bufotes viridis viridis), rana dei fossi o rana di Lessona (Pelophylax lessonae), rana verde minore o rana esculenta (Pelophylax esculentus) rana agile (Rana dalmatina), rana di Lataste (Rana latastei), raganella italica (Hyla intermedia), salamandra pezzata (Salamandra salamandra), ululone a ventre giallo (Bombina variegata variegata), tritone crestato italiano meridionale (Triturus carnifex), tritone punteggiato (Lissotriton vulgaris), tritone alpino (Ichthyosaura alpestris).

Gli anfibi, uscendo dal letargo invernale, si muovono in particolare nella fascia oraria che va dalle 18.00 alle 23.00 circa, alla ricerca di stagni e pozze dove deporre le uova.
Svolte le loro funzioni riproduttive ritornano nelle aree di origine seguiti, due-tre mesi dopo dai piccoli, che per la prima volta raggiungono un luogo adatto per rimanervi fino al raggiungimento dell’età adulta pari a 2-3 anni: solo allora cominceranno a loro volta le annuali migrazioni che possono raggiungere distanze di diversi chilometri.
Ma per raggiungere questi luoghi attraversano le strade rimanendo spesso vittime delle automobili, a causa del loro attaccamento al luogo d’origine, ai percorsi di migrazione e alla lentezza dei loro movimenti.

Ogni anno i volontari di diverse associazioni di tutela degli animali insieme a volenterosi cittadini partecipano al salvataggio degli anfibi in provincia, ma tutto questo non basta.

Le popolazioni di Anfibi dei Colli Euganei hanno già subito gravi perdite e, in molti casi, versano in fin di vita o sono già estinte localmente come testimoniato dalla totale scomparsa di esemplari in molti siti dove in passato erano invece censiti, anche con una certa abbondanza.
Lo stesso Ente Parco Colli Euganei ammette il problema, scrivendo, in un documento pubblicato sul sito internet del Parco, che la segnaletica stradale apposta e i tunnel sottostradali “non hanno soddisfatto le aspettative e ogni primavera lungo le strade dei colli si ripete l’eccidio di centinaia di rane e rospi.”

LAC Vicenza chiede al Prefetto, ai Sindaci dei colli Euganei e all’Ente Parco Colli Euganei che vengano chiuse al traffico automobilistico dei non frontisti le strade interessate dalla migrazione riproduttiva degli Anfibi sui Colli Euganei, dal mese di gennaio fino a marzo-aprile, deviando il transito su altre strade e chiede di intensificare le attività a tutela degli anfibi, prezioso patrimonio per tutti. Perchè non prendere esempio dal Regno Unito dove si attua da tempo?https://www.giornalettismo.com/archives/1419963/la-strada-chiusa-per-attraversamento-rospi

In molte località di migrazione nei prossimi giorni verranno installate le apposite reti di protezione, utili per fermare gli anfibi prima dell’attraversamento della strada.
LAC si appella a quanti hanno a cuore l’ambiente e chiunque volesse collaborare concretamente al salvataggio degli anfibi può scrivere alle seguenti e-mail
lacvi@abolizionecaccia.it

LAC Vicenza-20 Gennaio 2019

Rana di Lataste (Rana latastei), specie in pericolo di estinzione, anche lei uccisa dagli automobilisti.

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